Videogiochi, racconti e anche film. Questo essere è stato protagonista a partire dagli anni ‘80 in molteplici contesti. L’errore più grande che fanno in tanti è credere che non esista, che sia frutto della fantasia di qualche autore creativo. E proprio questa convinzione, paradossalmente, gli ha dato forza e consapevolezza facendolo evolvere, rafforzandone la pericolosità. Pensando che non esista se ne parla apertamente: che male c’è a parlare di una cosa inesistente? E invece, questa creatura cresce e si rinnova quanto più se ne parla.
In particolar modo quando, spaventati, sono i bambini a parlarne, o peggio a pensarlo.
Le vittime preferite dello Slenderman sono proprio i più piccoli, che rapisce e uccide senza alcuna pietà. Ma cosa è lo Slanderman? Per cercare di capire, e non è una cosa semplice, bisogna tornare a un ragionamento già affrontato in questa rubrica, il MATRIX, il mondo virtuale e illusorio in cui viviamo. Lo Slenderman è un software! Un software creato in laboratorio da razze aliene per esperimento. Un software che attraverso dei portali riesce a sfruttare la rete infinita di connessioni chiamata, appunto, MATRIX. Come un virus che si intrufola nei pc poco protetti, lo Slenderman usa dei portali che apre quando qualcuno lo pensa con paura e angoscia, richiamandolo. È telepatico, basta parlarne e accrescerne il mito e lui si rafforza e quando trova terreno fertile nella paura dei più piccoli si presenta, li rapisce e li ammazza. Perché è programmato così. Ha le sembianze di un umanoide alto, snello, con un volto completamente bianco senza occhi, orecchie e bocca. Ha due braccia lunghissime senza ossa, quindi molli e fluttuanti e ha dei tentacoli che fuoriescono dalla schiena. Indossa un completo nero con camicia bianca e cravatta nera. Ha grandi poteri psichici con i quali rapisce gli umani teletrasportandoli con sé e riesce anche a indurre ragazzi deboli a istinti omicidi.
Si ipotizza che molti genitori abbiano favorito l’evolversi di questa figura minacciando i figli con la classica frase “ti porto dall’uomo nero!”, creando in loro la paura e quindi l’incubo di vederselo sbucare in camera da letto, come poi spesso avviene. Ma forse qualcuno lo ha annientato, perché è da un po’ che non si vede più. Sarà vero?
Bruno Foria
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