Una squadra giovanile di calcio può essere “come una famiglia”. Ma anche due genitori separati e il loro ragazzo, promessa del calcio, possono essere “come una famiglia”. Ma queste famiglie vengono sconvolte da un orrendo crimine: durante una festa per celebrare la vittoria calcistica del Rivadarno, una ragazza, Aurora, viene stuprata e massacrata di botte. Accusa immediatamente del fattaccio il giovane calciatore Luca Corbo. Alla ricerca della verità sulle azioni del proprio figlio, e sul suo compito di genitore, si pone immediatamente Dario, ex giornalista e attualmente curatore di una importante fondazione artistica, di cui è proprietaria l’enigmatica Nora Beckford. La storia si snoda per oltre quattrocento pagine di cui sarebbe bastata la metà. Tra partite di pallone minuziosamente descritte, per la gioia degli appassionati e la noia dei disinteressati, calcio mercato in tutte le sue lecite e illecite dinamiche, rimpianti su matrimoni falliti, aneliti amorosi irrisolti, descrizioni di paesaggi e opere d‘arte, indagini il cui andamento è continuamente interrotto da tutto ciò di cui sopra, il lettore ha tutto il tempo per annoiarsi anelando al finale. Peccato, perché snellita di tutte queste sovrabbondanze, la storia c’è e poteva funzionare; l’idea di ricostruire le vicende rivolgendosi al figlio che non ne conosce tutti i retroscena è molto buona ma, come si comprende, l’andamento narrativo non avvince, sottraendo presa su chi legge ai personaggi, coinvolti in una storia piuttosto dispersiva.
Autore: Gianpaolo Simi
Casa editrice: SellerioAutore
Marisa Garofalo
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