FEDELTÀ

Anna; sua figlia Margherita; Carlo, il marito; Sofia, l’amore segreto di lui; Andrea, l’amore proibito di lei. E Milano fosca, luminosa, sempre struggente: “ogni tanto Milano gli dava l’impressione di essere sua”. Qui viene meno la mia oggettività. Amo questa città e l’amore che la abita. È con i suoi occhi che ho visto “gli improbabili fenicotteri di villa Invernizzi”, con i suoi occhi le strade, i parchi, i palazzi, i corsi d’acqua, che tengono unita come una rete l’architettura di questo bellissimo romanzo. Mi perdoni l’amico lettore la digressione di natura personale e veniamo a Missiroli e alla domanda feroce che il suo lavoro pone alle nostre coscienze: se siamo fedeli nella coppia, siamo anche fedeli a noi stessi?  Le intime vicende di ciascuno dei personaggi ci conducono a trovare, ciascuno, le proprie risposte. Raccontata in terza persona, con stupefacenti e repentini spostamenti del punto di vista, la storia conferma Missiroli come grande narratore contemporaneo, capace di scavare nell’animo del lettore e di creare un’opera equilibrata e di ampio respiro: tagliata in ogni sua parte con precisione sartoriale, emozionante, interessante, coinvolgente. Il merito è anche di personaggi di forte impatto nella loro umanità e unicità, credibili e coerenti. La scorrevolezza della narrazione è solo uno dei pregi di un andamento narrativo sapiente che si avvale di citazioni letterarie, musicali, cinematografiche che si inseriscono con incastro perfetto e che fanno del lavoro un’opera raffinata e colta, come la lingua che racconta.

 

Autore: Marco Missiroli
Casa editrice: Einaudi

Marisa Garofalo

www.spazioliberodilettura.com

 

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