Un antico maniero, un’eredità contesa, gli eredi confinati tra le vetuste mura da un clima inclemente, una governante misteriosa e inquietante. Ci sono tutti gli ingredienti di un bel giallo tradizionale alla Agatha Christie. L’elemento originale che porta una ventata di novità e di freschezza è rappresentato dalla protagonista: Harriet, una ragazza di appena vent’anni che di mestiere fa la chiromante sul molo di Brighton. È convocata a Trepassen per la lettura del testamento della nonna. Tormentata dai debiti, parte, pur nella convinzione che ci sia stato uno scambio di persona, considerato che la sua vera nonna è morta da tempo. Il mestiere che pratica, ereditato dalla mamma, morta pochi mesi prima, le ha insegnato le arti della manipolazione e della dissimulazione e confida di poter ingannare la famiglia della defunta. La vicenda si dipana nelle stanze polverose di Trepassen alla maniera classica, come ci si aspetta, e questo è un pregio. Harriet, nominata erede universale dell’anziana donna, che si apprende essere stata una donna perfida e vendicativa, vive la situazione e il confronto con i presunti parenti con molti sensi di colpa e dovrà anche venire a capo di pericolosi segreti di famiglia che la coinvolgono. Il passato, il ricordo struggente della madre e dell’infanzia si intrecciano al presente in maniera fluida ed elegante. La presenza costante dei tarocchi, il fascino delle figure descritte in modo ammaliante, il loro potere divinatorio che, se pur negato, guida Harriet nel suo cammino, rappresenta il valore aggiunto di questo bel romanzo dalla solida struttura e dalla bella lingua lineare e scorrevole.
Autore: Ruth Westaway
Editore: Corbaccio
Marisa Garofalo
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