LINDA CORTILE: UN “CASO” INQUIETANTE

Continuando il nostro viaggio nelle “abduction” (rapimenti alieni), dopo i casi tutti italiani Zanfretta, Podda e De Lama (anche se per quest’ultimo abbiamo visto “non” trattarsi di rapimento, ma di una bella storia di amicizia) non possiamo trascurare due casi di risonanza mondiale, forse tra i più famosi: Linda Cortile e Trevis Walton. Linda Cortile (pseudonimo di Linda Napolitano) è una donna americana di New York, di religione cattolica, sposata, con due figli maschi. Il 30 ottobre 1989, alle 3.00 di notte mentre dorme accanto a suo marito e con i suoi figli nella stanza di fronte, viene svegliata da un’intensa luce all’interno della sua camera da letto. Si rende conto da subito di essere completamente paralizzata e di riuscire a muovere e a roteare soltanto gli occhi per guardarsi intorno. Ma prima che possa decidere il da farsi, vede apparire davanti ai suoi occhi tre esseri umanoidi piccoli di statura, con una testa abnorme e grandi occhi neri, a mandorla, che fluttuano nella stanza. Uno di loro si avvicina e la tocca. La donna si sente sbalzata dal letto e in posizione fetale librarsi nell’aria insieme a queste creature. Volando attraverso la finestra rigorosamente chiusa, viene quindi prelevata da casa sua e trasportata all’esterno, verso un fascio di luce blu prodotto da un’astronave posizionata in cima al grattacielo dove era la sua stanza, e cioè al dodicesimo piano tra Monroe street e l’FDR drive, nella zona tra Brooklyn Bridge e Manhattan Bridge.. Trasportata all’interno di questo mezzo volante viene adagiata su un piano dove osserva un gran numero di esseri alle prese con strumentazioni sconosciute. Qualcuno le si avvicina e le infila la punta roteante di un grosso trapano all’interno della narice sinistra. La donna a causa del fortissimo dolore perde i sensi. Si risveglia dopo poco nel suo letto accanto al marito. A quel punto, temendo il peggio per i suoi figli, si precipita da loro e li trova praticamente rigidi e senza respiro. Tuttavia dopo poco essi riprendono le normali funzioni vitali come del resto anche il marito. Il giorno dopo decide di contattare il noto ufologo e ricercatore Budd Elliot Hopkins che, dopo aver ascoltato l’accaduto, la sottopone ad una seduta di ipnosi regressiva, da cui emergono altri inquietanti dettagli. Tra di essi la certezza di aver subito l’innesto di un minuscolo corpo metallico all’interno del cranio, confermato poi dagli accertamenti clinici effettuati. Sembra la trama di un film di fantascienza e in altri tempi l’avremmo così catalogata. Ma con le notizie ufficiali che giorno per giorno ci stanno rilasciando media e autorità, tutte le vicende devono essere attentamente rivalutate. A supporto della probabilità che la storia sia vera, ci sono dei particolari molto importanti. Sei mesi dopo, quando la notizia non era ancora di dominio pubblico, Hopkins ricevette una lettera firmata da due guardie del corpo che denunciavano che proprio quella notte, mentre transitavano sul Ponte di Brooklyn, improvvisamente la loro auto si spense, insieme a quelle di altre persone nello stesso posto e istante. Alzando lo sguardo casualmente al cielo, notarono un disco luminoso fermo all’altezza di un grattacielo e con l’aiuto di un binocolo, riuscirono addirittura a vedere i corpi delle creature uscire dall’edificio ed entrare nel fascio luminoso, distinguendo tra l’altro una donna in camicia da notte. Subito dopo, raccontano, l’oggetto si innalzò nel cielo scuro e si lanciò nelle acque del fiume Hudson sparendo alla loro vista. Gli agenti, persone di una certa serietà e credibilità, erano in servizio di scorta ad un importante uomo politico che, si dice, essere Javier Perez de Cuellar, all’epoca Segretario Generale dell’Onu. Una testimonianza confermata anche da una seconda lettera giunta nelle mani di Hopkins da un’altra donna un paio di settimane dopo. Gli agenti, Hopkins, la famiglia Cortile Napolitano e la donna della lettera non si conoscevano tra loro e il caso non era ancora di dominio pubblico. Molte le indagini che si sono susseguite. Pare che Linda Cortile sia stata successivamente pedinata, senza alcun risultato, perché sospettata di essere una creatura aliena. Sembra pure che anche altre volte si sia verificato il prelevamento di questa donna e in uno di questi le sia stato asportato il corpo metallico dal cranio. Molte le associazioni che si sono impegnate a trovare punti deboli alla vicenda, e ce ne sono, alla fine qualcuno ci ha prodotto su anche un film, oltreché svariati libri, ma l’avvenimento di Linda Cortile resta uno dei più rumorosi e controversi e proprio per questo entra di diritto nella casistica delle “abduction”.

Nel prossimo numero: Trevis Walton: il più importante caso mondiale di rapimento alieno.

Bruno Foria
bruno.foria@libero.it

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