LO SPIRITO DI EQUIPAGGIO

Capita sempre più di frequente che una discussione sui problemi della nostra città, soprattutto in relazione alle sue potenzialità, o a quelle del suo territorio, si concluda con l’invito a “fare sistema”. Spesso, purtroppo, tale raccomandazione, di per sé corretta, senza la precisa consapevolezza di cosa sia un sistema, quale l’ambiente operativo, quali i vincoli e limiti in cui opera, quali gli elementi componenti e le relazioni che li collegano perché possano, influenzandosi vicendevolmente, realizzare lo scopo della missione pianificata, si traduce in una comoda soluzione retorica del problema in discussione. Un espediente efficace. Mi capita allora, essendomi a lungo occupato dello sviluppo di nuovi Sistemi, di preferire al “fare sistema” lo “spirito di equipaggio”, il legame cioè che unisce a bordo della Nave tutti gli uomini e le donne che la armano. Dal Comandante in Plancia all’ultimo Marinaio addetto alle cale o al recupero dei rifiuti. Lo spirito che unisce funzioni e competenze diverse, anche molto diverse tra loro, nelle attività tese a raggiungere, in condizioni di mare anche ostile (“quando il mare è calmo assai siamo tutti marinai”), la missione affidata alla nave con la sua rotta. Forse è quella la coesione a cui potremmo meglio riferirci.

Pio Forlani
forlaniforlani@gmail.com

 

 

 

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