Amici cari, sono tempi difficili questi, che mi ricordano i racconti che mio padre mi faceva della guerra e della spagnola, che in qualche mese fece gli stessi morti della Prima guerra mondiale… La folie! Insomma, dovrò starmene a casa per un bel po’, salvo qualche passeggiata con Crudo, che di non uscire non vuole saperne. Eh sì, un po’ di riposo non mi farà male, del resto in momenti come questo, di chiusura al mondo, ci si può dedicare un po’ di più a sé stessi ed io già so come impiegare il mio tempo, ho così tante ricette da mettere in ordine. Il mio blocchetto degli appunti è zeppo di fogli e foglietti, annotazioni fugaci prese su tovagliolini di carta di pasticcerie francesi o su carta Kraft di salumerie italiane!
L’altro giorno, quindi, mentre cercavo qualcosa di interessante da sperimentare, prendo il libretto dalla scrivania e mentre lo porto in cucina ecco che casca a terra un bigliettino ingiallito. C’era scritto “tarte aux pâtes au jambonet au fromage” che sta per “crostata di pasta con prosciutto e formaggio”. Erano appena le undici, avevo tutto il tempo e dopo aver controllato di avere gli ingredienti giusti, ho deciso di provare.
Ho messo sul fuoco una pentola con l’acqua, poi ho preso dalla credenza un ruoto in ceramica e l’ho imburrato. Sul tavolo ho preparato delle fette di prosciutto crudo e della provola tagliata a dadini. Ho grattugiato del parmigiano reggiano, saranno stati 150 grammi e mi sono messo a fare le parole crociate. C’eravamo io, Crudo e il Sole che dalla finestra riscaldava il mio amico in trance sulla sua cuccia matrimoniale. Accendo il forno a 200 gradi. Raggiunta l’ebollizione, immergo nell’acqua 250 grammi di Taglierini all’uovo, girandoli di tanto in tanto per agevolare l’apertura dei nidi di pasta. Preparo una soupière con dentro un tuorlo d’uovo, 50 grammi di burro e 100 di parmigiano e cotta la pasta, la tiro fuori dalla pentola con una schiumarola e la unisco al tutto con una spolverata di tartufo nero.
Avevo l’attenzione di Crudo.
Seguendo la ricetta, creo uno strato di pasta nel ruoto in ceramica, poi uno strato di prosciutto crudo, uno di provola a dadini e di nuovo con la pasta a coprire il tutto. Aggiungo il restante parmigiano su in cima e qualche noce di burro. In forno per venti minuti.
Alla mia età la memoria comincia a perdere colpi ed in effetti non riuscivo a ricordare dove avessi assaggiato quel piatto. Mi sforzavo ma non ne venivo a capo. E non trovavo neanche la risposta a quel maledetto 22 orizzontale! Pour la misère!
Fuori c’era bel tempo e dopo pranzo io e Crudo ci siamo addormentati al Sole.
Antoine Igos
antoineigos@gmail.com